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Il Gede Risponde

Il Gede risponde: Il pareggio con il Napoli è una conferma, il Parma può puntare in alto

Il Gede risponde: Il pareggio con il Napoli è una conferma, il Parma può puntare in alto

Il pareggio casalingo con il Napoli, i 24 punti in classifica del Parma e la prossima sfida contro il Genoa di Gasperini. Sono solo alcuni dei temi affrontati da Pietro Carmignani nella solita rubrica di Sportparma.com "Il Gede risponde". L'ex allenatore gialloblù analizza l'ultimo turno del campionato di serie A.

Mister Carmignani, come giudica il pareggio di domenica tra Parma e Napoli? Il risultato è giusto?
Parma e Napoli, un tempo cadauno. Il Napoli ha disputato un primo tempo di grande spessore con tante occasioni da gol. I movimenti di Maggio sulla destra hanno creato molte difficoltà a Castellini, mal supportato da Lunardini. Il primo tempo poteva finire anche 2-0 per i partenopei. Il merito del Parma, privo di molti giocatori importanti, è stato quello di reagire con grande orgoglio ad inizio ripresa . La squadra ha alzato il proprio baricentro, ha pressato e ha dimostrato un grande carattere. Partite come queste si possono perdere, ma il pareggio è una grande conferma per i ragazzi di Guidolin. E’ un Parma umile, un gruppo compatto, che ha voglia di superare gli ostacoli che si presentano”.

I 24 punti in classifica continuano a far sognare i tifosi, ma dove può arrivare questo Parma?

Il Parma può lottare per grandi traguardi e non è un’esagerazione. La classifica, però, è corta e con una sconfitta di ritrovi a metà classifica. Bisogna restare umili e continuare a giocare come nelle ultime partite. L’1-1 con il Napoli e la vittoria a Firenze hanno consentito alla squadra di prendere coscienza delle proprie possibilità. Sono convinto che domenica il Parma può andare a Genova e giocarsela alla pari contro una squadra molto forte come quella di Gasperini.

Cosa ne pensa dell’invasione di tifosi napoletani al Tardini. Non crede che nel primo tempo il Parma abbia accusato questo strano clima? Sembrava di giocare fuori casa…
Il pubblico è sempre una componente fondamentale. Certo che giocare al Tardini e sentire il grande calore dei tifosi ospiti non è stato il massimo per i giocatori del Parma. Il tifo influisce sul rendimento di un giocatore. Questo è un aspetto molto particolare, perché spetta ai dirigenti trascinare il pubblico allo stadio ed impedire che diventi un piccolo fortino di tifosi avversari. Le partite calde, contro squadre che vantano molti tifosi, vanno gestite in un certo modo. Con questo non voglio dire che i tifosi del Napoli non dovevano andare al Tardini, ci mancherebbe altro, ma se i biglietti gli avessero acquistati i parmigiani …

Intanto l’Inter continua la sua marcia solitaria in testa alla classifica, mentre la Juventus perde colpi e il Milan sale in seconda posizione.
La vittoria dell’Inter è importantissima: più 7 dal Milan e più otto dalla Juventus. Campionato chiuso? Tutto dipenderà dalla sfida di domenica tra nerazzurri e bianconeri. Comunque, l’Inter supera la Fiorentina senza entusiasmare ma grazie a delle iniziative personali. La sfida è stata decisa dagli episodi: il rigore non concesso ai Viola, il rigore di Gilardino e il rigore finale concesso all’Inter (giusto). La Juve, invece, continua a fare fatica. Ferrara non riesce a dare alla squadra equilibrio e brillantezza. La manovra è lenta e impacciata; il Cagliari ha vinto con merito. Solo nella ripresa i bianconeri hanno avuto una reazione, rabbiosa e orgogliosa, ma non ha portato i frutti sperati. Il rigore non dato ad Amauri (c’era) è l’unica vera occasione creata in 90 minuti. Infine il Milan: vince in extremis la battaglia di Catania grazie a due gol di Huntelaar negli ultimi tre minuti della partita. E’ una favola: il brutto anatroccolo che diventa un cigno. I tre punti sono arrivati dopo una partita fiacca e priva di conclusioni in porta. Dai rossoneri mi aspettavo qualcosa in più. Ad ogni modo sono loro i primi rivali dell’Inter.

Luca Baraldi è tornato nel mondo del calcio, è il nuovo direttore generale del Bologna. Lei lo conosce molto bene, come giudica questa scelta?
Bentornato a Luca Baraldi. E’ un grande dirigente che in passato ha fatto grandi cose a Parma e a Roma, sponda Lazio. Ha l’esperienza giusta per far crescere una società che ambisce a diventare una realtà della serie A dopo le sofferenze degli ultimi anni. Il Bologna ha scelto uno dei migliori. Certo, fa un certo effetto vederlo a Bologna, la squadra che condannammo alla serie B dopo il famoso pareggio. E’ acqua passata.

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