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Il Gede Risponde

Parma, una partita diligente. Ma ora serve una nuova spinta

Parma, una partita diligente. Ma ora serve una nuova spinta

Il lunedì è il giorno della rubrica di mister Carmignani dal titolo "Il Gede risponde". Commenti e punti di vista sullo 0-0 di ieri al Tardini tra Parma e Udinese, una partita condizionata dal rigore sbagliato da Amoruso e dall'espulsione di Galloppa nel primo tempo.

Parma-Udinese 0-0: un pareggio che non aiuta e l’astinenza da vittorie che prosegue. E’ suonato un nuovo campanello d’allarme?
E’ stata una partita da dimenticare, in cui tra l’altro si è vista una rissa indecente che ha coinvolto molti giocatori e a mio avviso avrebbe dovuto portare a più di un’espulsione. La prestazione del Parma è stata condizionata dal rigore fallito da Amoruso, il secondo in questa stagione, e soprattutto dall’espulsione di Galloppa, determinata da un errore tattico già visto in questo campionato: tutti in attacco e avversario favorito in contropiede. L’Udinese poi non ha sfruttato la superiorità, anzi, il Parma, pur in 10, ha giocato in modo diligente, si è ben difeso e ha impegnato Handanovic, autore di un paio di ottime parate.

Ora il Parma è atteso da una trasferta difficile a Catania, poi arriverà l’Inter. Serve una reazione, che fare per ottenerla?
Serve una nuova spinta, a partire dal prossimo impegno. Nelle ultime 4 partite è arrivato solo un punto e la squadra pare appagata, senza carattere e gioco. Ma il campionato non è già finito… Questa squadra può conquistare l’Europa, e se non deve essere Champions League che possa arrivare almeno l’Europa League, quindi bisogna invertire la rotta. Si fa presto a scendere, il caso del Napoli dell’anno scorso insegna, e nel calcio di oggi si può vincere come perdere con tutti. Lo aveva già dimostrato la sconfitta del Parma a Livorno nonostante la rosa del Parma sia nettamente migliore di quella dei toscani. Il girone di ritorno inoltre vedrà il Parma giocare diverse partite contro le cosiddette “piccole” fuori casa e ospitare invece compagini come Inter, Milan e Roma fuori”.*

Continua invece la crisi della Juventus e di buona parte dei giocatori della nazionale.
Se le cose vanno avanti così non è da escludere che nemmeno Marcello (Lippi ndr) cambi idea. In questo momento alla Juve sono tutti in discussione, dall’allenatore, che se avesse un altro nome sarebbe già stato cacciato, ai giocatori. Se le cose vanno avanti così c’è il forte rischio che la Juve non centri nessuno dei suoi obiettivi stagionali. La cosa più sconcertante però è la società che continua a cercare alibi. La società per difendere una prova così brutta si è dovuta arrampicare sugli specchi con giustificazioni fuori luogo. Con il Chievo la Juve ha offerto una prova inconsistente, e non ha mai impegnato Sorrentino. Può capitare che una Juve perda con un Chievo, ma si può giustificare solo se la sconfitta arrivi dopo aver tirato dieci volte in porta senza trovare la via del gol, non dopo una prestazione senza grinta, determinazione e fisicità come questa. I numeri dicono che quello della Juve è qualcosa di più di un periodo-no, e i numeri non sbagliano mai”.*

Il Milan vince e gioca bene, l’Inter resta al comando grazie al carattere. E domenica c’è il derby. Chi vincerà?
Io dico 50 e 50. In questo momento è innegabile che il Milan abbia una condizione migliore, ma l’Inter ha due risultati su tre a disposizione, e il campionato si riaprirà solo se vincerà il Milan. Se il derby andrà ai nerazzurri per lo scudetto il discorso sarà praticamente chiuso. L’Inter col Bari ha fatto fatica, contro una squadra che produce bellissime azioni fascianti e in verticalizzazione; con tre passaggi arrivano in porta! Dopo essere andati in svantaggio per meriti dei pugliesi, i nerazzurri hanno ritrovato l’orgoglio. Sono una corazzata e domenica non partono certo sconfitti. Mancherà Eto’o, è vero, ma c’è Pandev, e non è poco. Il Milan dal canto suo è in gran forma e vede la vetta avvicinarsi sempre di più. Leonardo ha trovato l’equilibrio, grazie anche all’inserimento di Beckham e dispone di una coppia di attaccanti Ronaldinho-Borriello, che per tecnica ed efficacia in questo momento non ha eguali”.

La domenica appena trascorsa ha visto emergere altri temi, positivi come l’exploit del Bologna, la “resurrezione” di Doni e Toni, e negativi come l’episodio del laser di Napoli-Palermo. Cosa ne pensa?

Innanzitutto l’impresa della giornata è quella del Bologna che ha vinto con merito approfittando della giornata storta della Fiorentina, irriconoscibile, come la Samp, che ha perso smalto da quando Cassano ha capito che non andrà in Sudafrica a giocare i mondiali, ed è caduta nella mediocrità. Bene invece la Roma, che ora se la gioca con tutti e deve recriminare per la brutta partenza. Chi si aspettava un Toni così, dopo mesi senza giocare al Bayern… Che abbia litigato con Van Gaal apposta per tornare in Italia? Si è rivisto anche Doni, un giocatore che nonostante l’età può essere determinante in ogni partita, e che ha legato con il nuovo allenatore Mutti. Chiudiamo con l’episodio di Napoli-Palermo. E’ stata una bellissima partita, nonostante sia finita 0-0, ma è stata condizionata dal laser che ha infastidito Miccoli in occasione del rigore fallito dall’attaccante. Sono comportamenti inconcepibili e andrebbero puniti perchè possono falsare il risultato.

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