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Il Gede Risponde

Il Gede: Parma, una stagione piena di errori. Il futuro di Marino dipende dai giocatori

Il Gede: Parma, una stagione piena di errori. Il futuro di Marino dipende dai giocatori

Dopo alcune settimane di pausa torna la seguitissima rubrica del lunedì "Il Gede risponde". Cinque domande e cinque risposte firmate da mister Pietro Carmignani per analizzare l'ultima giornata del campionato di serie A. E soprattutto per parlare delle difficoltà Â  del Parma e di mister Marino, la cui panchina sarebbe a rischio.

Bentornato mister, si aspettava di trovare il Parma così in difficoltà? Lei da che parte sta, con o contro Marino? Ghirardi deciderà per l’esonero?
La situazione è precipitata, il progetto Parma non è andato avanti. Purtroppo, come spesso accade in queste situazioni, non è possibile cambiare i giocatori e quindi si pensa all’esonero dell’allenatore. L’esonero di Marino non sarebbe una stranezza, ma io sto con lui, soprattutto se gran parte della squadra è dalla sua parte. Se così non fosse, se il il tecnico non avesse la situazione sotto controllo, allora l’esonero è inevitabile. Affidare la panchina ad un nuovo allenatore, comunque, non è sempre una scelta che porta i suoi frutti, perché bisogna preventivare un periodo di rodaggio e il nuovo tecnico deve conoscere squadra e ambiente. Mancano 12 partite alla fine, il discorso non è così semplice. Tra i possibili sostituti penso a Zenga e Papadopulo. Scala? Mi farebbe molto piacere un suo ritorno, ma sono convinto che Ghirardi non si affiderà a gente del passato. Il vero errore del Parma è stato perdere uno come Guidolin, ma la società non lo ammetterà mai.

Ieri Marino ha cambiato ancora modulo passando al 3-4-3, tenendo fuori “senatori” come Zaccardo, Crespo e Gobbi. Come interpreta questa decisione?
I fischi e le contestazioni dei tifosi sono giuste, la gente è stata illusa dalle promesse di inizio stagione; che non ci raccontino delle falsità, basta rileggere le dichiarazioni di Leonardi durante le presentazioni dei nuovi acquisti. Ora però bisogna pensare al bene del Parma, cioè alla salvezza. Tutti gli altri discorsi si faranno a fine campionato. Per quanto riguarda il cambio del modulo, questo è sinonimo di mancanza di serenità e tranquillità. Non sono i moduli il problema del Parma, ma la mentalità e lo spirito di sacrificio del gruppo. Oltre ad alcune scelte incomprensibili come la mancata valorizzazione dei giovani e del settore giovanile. In questa stagione, infatti, non ho visto esordire in prima squadra nessun ragazzo di belle speranze.

Domenica si va all’Olimpico, contro la Roma, un’altra squadra nel caos. Dopo la rocambolesca sconfitta con il Genoa (4-3) Ranieri si è dimesso. Sarà una partita ad alta tensione?
Sì, quella della Roma è stata una sconfitta pazzesca. E’ evidente che all’interno dello spogliatoio ci sia qualcosa che non torna. C’è troppo fermento e si parla troppo. E’ una pentola a pressione con problemi di tutti i tipi. Mercoledì giocheranno il recupero della partita con il Bologna, e il Parma deve sfruttare questa situazione e la loro stanchezza.

Oltre a Marino ci sono altri allenatori a rischio, in primis Del Neri, ma anche Di Carlo e Ficcadenti. Insomma, si apre una settimana molto delicata…
A parte l’espulsione di Buffon, il Lecce è stato superiore alla Juve. E questo la dice lunga… I salentini sono da elogiare perché stanno dimostrando che si può fare un buon calcio con pochi soldi. Il Parma dovrebbe imparare. Ma torniamo alla Juve: ha sbagliato la campagna acquisti, Del Neri ha avallato le scelte della società e quindi è colpevole anche lui. E poi, dopo il rosso a Buffon, ha sbagliato a sostituire Krasic, lasciando le fasce in mano al Lecce. Anche in questo caso vale il discorso di Marino: se un allenatore non ha lo spogliatoio in pugno deve essere esonerato.

Milan, Napoli e Inter continuano la propria corsa scudetto, mentre in fondio alla classifica il Bari è praticamente spacciato….
Milan e Inter hanno avuto due regali arbitrali. Fatto sta che entrambe mi sembrano molto stanche. Il Milan resta il favorito per la vittoria finale ma contro il Chievo è stato assistito dalla buona sorte (ha vinto grazie ad un numero di Pato). L’Inter vince ma non convince. Il Napoli mi sembra la squadra più brillante delle tre, anche se ha un organico inferiore e prima della sfida con il Milan dovrà affrontare il Villareal in Europa League. In fondo alla classifica il Bari sembra spacciato; il Cesena lotta ed è vivo ma sarà dura; il Brescia potrà riaprire i discorsi se domenica batterà in casa il Lecce. In conclusione, permettetemi una citazione per Paponi che ha segnato il gol che ha regalato i tre punti al Bologna (contro il Palermo): sono contento che il suo talento stia emergendo; il ragazzo merita la serie A.

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