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Il Gede Risponde

GEDE: «Un Parma confusionario, non c’è serenità»

GEDE: «Un Parma confusionario, non c’è serenità»

Come ogni lunedì ecco l’appuntamento con “Il Gede risponde”, la storica rubrica di Sportparma firmata dall’ex tecnico gialloblù Pietro Gedeone Carmignani. Sotto la lente di ingrandimento la crisi del Parma dopo il pareggi interno contro il Perugia e una panoramica sull’ultima giornata di serie A.

La situazione del Parma continua a peggiorare, il ritiro è la scelta giusta?
“Non c’è serenità e si vede, andare in ritiro in una città come Parma non è un bel segnale. E’ naturale, però, che qualcosa si deve fare, perché il Parma non sta rendendo come ci si aspettava.
Anche ieri la partita è stata particolare, supremazia nel primo tempo ma senza grosse occasioni, poi ad inizio secondo tempo la squadra ha avuto un approccio sbagliato e ha concesso campo al Perugia. Ho visto una squadra spenta nelle idee e nel gioco. Una squadra confusionaria”.

Come giudica il modulo 3-4-2-1 utilizzato da D’Aversa nel primo tempo?
“Il sistema di gioco conta fino ad un certo punto, quello che conta è l’atteggiamento in campo. E ieri l’atteggiamento è stato sbagliato. E’ una questione di mentalità”.

Gli ingressi di Ceravolo e Ciciretti hanno cambiato il volto del Parma e della partita. La “rinascita” del Parma passa dai loro piedi?
“Sono due giocatori molto importanti per la serie B, quindi è logico aspettarsi molto da entrambi; purché stiano bene. Durante una stagione gli infortuni bisogna metterli in preventivo, anche al Perugia mancavano tre difensori titolari. In genere una rosa è composta da 14-15 titolari”.

L’eterno dilemma: è un Parma da promozione diretta e da zona playoff? Nel primo caso si può parlare di stagione deludente, nel secondo di stagione in linea con i programmi?
“A me sembra che la società abbia speso tanto per essere la prima della classe. Sono arrivati giocatori importanti. L’intenzione è di andare in A. Se poi dopo la campagna acquisti è stata fatta una valutazione diversa, questo non lo so, anche se risulterebbe un po’ strano… Se gli obiettivi sono i playoff, allora vuol dire che siamo in linea con i programmi”.

Empoli-Parma è decisiva per il futuro di D’Aversa?
“E’ una partita importante per entrambe le squadre, anche per l’Empoli capolista. Per il Parma è un’occasione per riabilitarsi e tornare in corsa. Ma è anche una partita pericolosa, perché una sconfitta rischia di far precipitare la situazione”.

Passiamo alla serie A: il Napoli e Juve, il duello continua…
“Il Napoli ha fatto un primo tempo non da Napoli, ha subito la fisicità della Lazio. Riuscire a pareggiare prima dell’intervallo è stato molto importante. Nella ripresa, poi, la squadra di Sarri ha giocato il suo calcio e ancora una volta ha ribaltato il risultato, travolgendo la Lazio. In questa stagione 7 volte su 8 ha ribaltato il risultato. La Lazio, invece, non ha saputo assorbire il pareggio a fine primo tempo. Nella ripresa calo fisico e soprattutto mentale. Per Inzaghi è la terza sconfitta consecutiva.
Le polemiche con Felipe Anderson non aiutano, lui è un giocatore importante. Come mai alla Juventus non succedono mai queste cose? Ecco perché ha sempre qualche punto in più, perché tirano tutti per la stessa strada. Ai bianconeri la trasferta di Firenze è andata bene, perché la Fiorentina è stata sfortunata. A mio parere la Var non doveva intervenire… Prestazione lodevole dei Viola, però come al solito la Juve è più squadra, cinica, opportunista e sa vincere anche quando non è al massimo, su un campo abitualmente difficile. Decisivo è stato Bernardeschi, a lungo fischiato dai suoi ex tifosi. Di certo serve una Juve diversa in vista della Champions”.

Karamoh è il vero rinforzo dell’Inter?
“Spalletti ha dovuto cambiare modulo, ma la verità è che ha lasciato fuori Candreva, puntando tutto su Karamoh; e il ragazzo ha fatto la differenza. Gioco non esaltante e bordate di fischi, ma ieri quello che contava era solo il risultato. L’Inter ha ripreso il terzo posto, magari il periodo negativo è stato superato”.

Vince anche la Roma e resta in scia ai nerazzurri…
“Anche la Roma ha avuto l’esplosione di un ragazzo molto promettente, il turco Under, il quale ha cambiato la partita. Ha battuto un Benevento mai domo, che non hai mai rinunciato a fare il proprio gioco. Solo così può tenere accesa la fiammella della speranza”.

Karamoh e Under, certo, ma c’è anche Cutrone?
“Cutrone è la vera sorpresa di questo campionato, sta facendo molto bene e sta trascinando il Milan. Quattro vittorie nelle ultime cinque partite, ora si vede carattere e fisicità. Sono cresciuti i singoli. In questo momento il Milan non sembra avere limiti. La Spal gioca sempre un calcio propositivo, è viva, i giocatori seguono l’allenatore, sarebbe un peccato esonerare Semplici. E’ giusto che continui”.

La Sampdoria è pronta per inseguire un traguardo europeo?
“Sì, la Sampdoria è pronta per obiettivi importanti, a 41 punti è vicina alle zone che contano. Se la giocherà fino alla fine, ha organizzazione e qualità individuali. Sta facendo un campionato esaltante”.

Torino e Genoa volano, qual è il segreto? Il cambio dell’allenatore?
“Si, Mazzarri e Ballardini hanno avuto un impatto molto positivo, trasformando le due squadre. E’ tornato al gol anche Belotti dopo due mesi. Il Toro è una squadra in forte crescita. Ballardini ha saputo trovare le giuste misure e battere i tasti giusti, perché i giocatori sono sempre gli stessi. Il Genoa è diventata una squadra concreta e ha un difesa attenta che fa pressing. Il Chievo è la delusione del momento, il girone d’andata è solo un lontano ricordo”.

 

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