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Il Gede Risponde

IL GEDE: «Il Parma deve trovare nuove soluzioni offensive»

IL GEDE: «Il Parma deve trovare nuove soluzioni offensive»

Torna “Il Gede Risponde”, la storica rubrica di Sportparma.com firmata dall’ex allenatore gialloblù Pietro Gedeone Carmignani per parlare di Parma e serie A.

Il pareggio col Sudtirol è un’occasione mancata per il Parma oppure, senza Vazquez, non poteva sperare in qualcosa di migliore?
“Il Parma ha giocato, ha manovrato e ha avuto sempre il controllo della partita, ma non ha concretizzato il gioco, come se venisse meno qualcosa in zona terminale. Bisogna risolvere con questi giocatori a disposizione, trovando correzioni, aggiustando certi automatismi, perché alla fine della stagione mancano solo nove partite. Fuori casa è più facile ripartire perché ci sono spazi lunghi e larghi. Altra cosa è giocare con squadre chiuse come quella di Bisoli. Poi se ti viene a mancare la qualità di Vazquez viene meno la giocata individuale”.

Come si scardina una difesa così chiusa come quella del Sudtirol?
“Bisogna cercare di farli uscire dalla propria metà campo con il possesso palla, ma se non escono è un problema; in alternativa bisogna avere individualità superiori, affidarsi all’uno contro uno, oppure al gioco aereo, ma in questo caso devi avere giocatori forti di testa. In area di rigore servono uno o due saltatori forti, ma è logico che se hai tanti uomini in area è difficile attaccare con tanti uomini. Insomma, gioco aereo e qualità tecnica, oppure il tiro da fuori”.

La praticità di Bisoli e il possesso palla di Pecchia. Qual è la strada giusta?
“Bisoli è un allenatore concreto. L’allenatore bravo è quello che fa giocare bene la propria squadra, valorizzando con il materiale a disposizione. Se hai una squadra da palla lunga e pedalare è giusto giocare così. Un allenatore non deve insegnare quello che sa ma quello che serve alla propria squadra”.

Passiamo alla serie A: lo scudetto al Napoli è cosa fatta?
“Direi di sì, lo dico da diverso tempo. Si è visto il solito super Napoli ma anche un’Atalanta fin troppo arrendevole, tant’è che ha subito una lezione di calcio. Gasperini ha deciso di giocare basso e affidarsi alle ripartenze, ma il Napoli è molto bravo a trovare gli spazi tra le linee. Grande abilità tecnica palla al piede di Kvaratskhelia, gol super. Napoli feroce, tenace e continuo, che ha potuto giocare senza il peso della Champions League perché il risultato dell’andata contro l’Eintracht lo mette al sicuro, o quasi”.

L’Inter perde a La Spezia, l’esperienza di Inzaghi sulla panchina nerazzurra potrebbe essere giunta al capolinea?
“Complimenti allo Spezia di Semplici che lotta, corre e ha spirito operaio, ma può fare affidamento su qualità individuali importanti, come il portiere Dragowski, il giovane Maldini e soprattutto Nzola, giocatore di livello superiore. L’Inter è stata sprecona, per niente concentrata e incapace di realizzare le occasioni che ha creato. Barella e Martinez erano fuori dal contesto della gara. L’Inter aveva la testa al Porto. Spogliatoio turbolento da qui le critiche a Inzaghi; ha una rosa di grande qualità, si può e si deve pretendere di più”.

La Lazio ha sprecato una grande occasione?
“E’ stata una partita equilibrata tra due squadre propositive che hanno cercato di giocare la palla anche nei momenti di difficoltà. Pareggio giusto, dopo 60 minuti con diverse occasione su entrambi i fronti, poi negli ultimi 30 è prevalso lo spirito di difesa e attenzione”.

Il Sassuolo (vittoria a Roma) si conferma “ammazza grandi”…
“Il risultato conferma la buona predisposizione del Sassuolo quando affronta squadre che fanno la partita; ecco che dopo la vittoria sul Milan è arrivata questa di Roma; i ragazzi di Dionisi hanno giocato un calcio semplice ma veloce e concreto. Kcerto, Kumbulla ha perso la testa e ha regalato un rigore al Sassuolo, oltre all’uomo in più. Brutta sconfitta per le ambizioni della Roma”.

Senza i punti di penalizzazione la Juventus sarebbe seconda in classifica…
“La Juventus ha giocato una partita altalenante, ha vinto soffrendo molto. Dopo la reazione della Sampdoria, che ha riportato la gara in parità, Allegri ha cambiato uomini e ha trovato un grande Rabiot. Va ricordato e sottolineato che senza i 15 punti la Juve sarebbe seconda in classifica. Per il futuro imminente deve recuperare giocatori importanti, contro la Samp ha giocato senza Chiesa, Pogba, Di Maria, ma deve recuperare anche la condizione psicofisica di giocatori come Vlahovic e Bonucci. Per la Sampdoria il futuro è sempre più nero, i risultati non arrivano mai”.

Il Torino continua a volare…
“Il Lecce attraversa un momento difficile, zero punti in tre partite, ma la classifica non è ancora preoccupante. Nel primo tempo il Lecce è apparso arrendevole, con scarso carattere in attacco, ma ha trovato sulla sua strada un Torino autorevole, che ha praticato un calcio senza fronzoli, concreto. Può cominciare a guardare in alto. Juric è un bravo allenatore, i ragazzi lo seguono, è u ntecnico chiaro e onesto che ha fatto molto bene ovunque sia stato”.

I risultati di Cremonese e Verona suonano come una condanna?
“Partiamo da Verona-Monza: partita molto fisica, è finita in equilibrio di gioco e risultato (1-1). Il Verona doveva vincere, ma il Monza ha saputo ribattere colpo su colpo. Il fuorigioco fischiato a Petagna è assurdo… Servono nuove regole, non si può annullare un gol per un tallone in fuorigioco di qualche millimetro… Ci deve essere luce tra un giocatore e l’altro, non si può ragionare sui millimetri.
La Cremonese è apparsa quasi rassegnata sul cui morale ha sicuramente inciso la vittoria dello Spezia il giorno prima. Ha giocato una gara senza mai cambiare ritmo, senza fiammate. Fiorentina sorniona ma lucida nel gioco che ha saputo trovare le giocate giuste per vincere la partita”.

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