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Il Gede Risponde

IL GEDE: «Il Parma visto a Genova può puntare in alto»

IL GEDE: «Il Parma visto a Genova può puntare in alto»

Puntuale come ogni lunedì torna l’appuntamento di Sportparma.com con “Il Gede Risponde”. Analisi e commenti sull’ultima giornata di serie A e sul pareggio spettacolare tra Genoa e Parma.

Il pareggio tra Genoa e Parma conferma le ambizioni di alta classifica di entrambe le squadre o c’è ancora molto da lavorare per puntare in alto?
“Partiamo col dire che è stata una bella partita, con un risultato spettacolare, con ottime prestazioni da parte di due squadre che puntano decisamente alla serie A. In questo momento la classifica dei crociati non rispecchia i valori, anche se è presto per parlare di questo. Le prestazioni sono confortanti. Il Parma, così come il Genoa, è proiettato con il suo gioco verso la parte alta della classifica. I dirigenti crociati non pronunciano più la parola serie A, ma è naturale dopo quello che è successo l’anno scorso”.

Come si spiega il calo della squadra di Pecchia nel secondo tempo?
“Primo tempo giocato meglio dal Parma che è stato propositivo e anche concreto, mentre nel secondo tempo il Genoa è stato arrembante in certi momenti e ha messo più volte in difficoltà il Parma; difficoltà dovute anche alla forza dell’avversario. Nel complesso i due attacchi hanno prevalso sulle difese, in entrambe le squadre. Ottimo l’ingresso di Estevez, bravi anche Inglese e Mihaila. A proposito di Inglese: per il centravanti il gol è una panacea, anche se i gol sono venuti in un certo modo danno carattere e convinzione”.

Vazquez è un po’ in ombra, può dipendere dal fatto che tutti gli avversari ormai gli riservano delle marcature molto rigide?
“Gli allenatori avversari non dormono sul pero, hanno capito che mettere un addosso a Vazquez un uomo fisso gli toglie tranquillità e spazi. Il rimedio è cercare di sfuggire a queste marcature, posizionandosi in certe posizioni del campo, ma bisogna anche essere bravi a saper leggere i momenti di una partita”.

Derby spettacolo a San Siro: la vittoria ha premiato chi lo meritava di più, cioè il Milan?
“E’ stato un derby dai tanti risvolti, supremazia Milan, poi Inter, ma alla fine i rossoneri hanno creato di più e giocato meglio; ha vinto anche per la qualità dei singoli, compreso Maginan. L’Inter ha saputo reagire con una grande forcing e grazie ai cambi di Inzaghi che questa volta nessuno può contestare, anche se è più facile fare dei cambi sul 3-1, perché qualunque cosa fai lo fai meglio.
La difesa nerazzurra sta avendo dei problemi, ma la difesa deve essere protetta dal centrocampo”.

Condivide lo sfogo di Sarri (contro gli arbitri) dopo la sconfitta della Lazio contro la Fiorentina?
“Io il rigore lo avrei dato alla Lazio, ma l’arbitro non è voluto andare a guardare la Var perché era sicuro di quello che aveva visto. A parte questo episodio, è stata una bella partita, per lunghi tratti il Napoli è stato irresistibile. La squadra di Spalletti sembrava uscita indebolita dal mercato e invece sta dimostrando grandi qualità, Kvaratskhelia è un’ira di dio. In definitiva, grande rimonta del Napoli, ma la Lazio ha creato tanto anche se può giustamente lamentarsi per il rigore non dato”.

La Fiorentina ferma la Juve (1-1), cosa sta succedendo alla squadra di Allegri?
La Juve è partita bene ma poi è arretrata ed è diventata attendista; la Fiorentina li ha assediati e solo uno splendido Perin ha consentito di non perdere. Così non va, le aspettative sono diverse, Allegri deve riuscire a trovare un modulo e un’organizzazione di gioco che siano pratici ed efficaci”.

La sorpresa della giornata è stato il 4-0 rifilato dall’Udinese alla Roma…
“La Roma è crollata nel momento in cui doveva confermare le sue potenzialità, partita senza storia, per l’Udinese terza vittoria consecutiva, con Sottil è cresciuta molto. Mourinho è stato prima tradito dagli errori dei singoli e poi dalla prestazione di una squadra che non ha avuto una reazione adeguata”.

In zona salvezza punti pesanti per il Verona, la Sampdoria è in crisi?
“Il Verona ha legittimato il risultato con le tante occasioni create nel secondo tempo, Cioffi si allontana dal fondo a differenza di Giampaolo che resta in una situazione complicata”.

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