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Il Gede Risponde

Il Gede: “A livello dirigenziale sono tutti colpevoli. Non si può nascondere la verità, serve chiarezza e trasparenza. Classifica drammatica e squadra senza ardore”

Il Gede: “A livello dirigenziale sono tutti colpevoli. Non si può nascondere la verità, serve chiarezza e trasparenza. Classifica drammatica e squadra senza ardore”

Ultimo appuntamento del 2014 con la rubrica “Il Gede risponde”. L’analisi del lunedì firmata dall’ex tecnico del Parma Pietro Gedeone Carmignani. Al centro di tutto la cessione del Parma Fc e i tanti dubbi che continuano ad esserci.

Il Parma ha cambiato proprietà ma i dubbi restano e sono tanti. Lei che idea si è fatto?
“Ma si rendono conto vecchi e nuovi proprietari in che situazione di classifica è il Parma? Oppure se ne fregano? Non fare chiarezza in una situazione come questa è incredibile. La differenza dal quartultimo posto è difficile da colmare. A livello dirigenziale sono colpevoli tutti. A chi hanno ceduto? Come si è potuto generare tutti questi debiti? E’ fuori da ogni logica, bisogna protestare (positivamente) perché questi fanno quello che vogliono e non portano rispetto verso la gente di Parma”.

Intanto la classifica è peggiorata ulteriormente e per salvarsi servirà un autentico miracolo. La nuova proprietà sarà in grado di rinforzare adeguatamente la squadra?
“La squadra va aiutata. Il Parma non può neanche guardare la sua classifica, perché è deprimente. Devono fare il possibile per salvarsi, ma soprattutto serve chiarezza e trasparenza. E’ già tardissimo, si devono rendere conto della situazione di classifica è drammatica. Devono intervenire subito sul mercato. Comunque, come si fa a dire che il presidente è in carica solo per tre mesi? La verità è che se hanno possibilità economiche prenderanno giocatori di valore per salvarsi, se invece non lo faranno bisognerà finire il campionata in modo dignitoso”.

Quali e quante sono le responsabilità di Ghirardi?
“La scelta del compratore l’ha fatta Ghirardi, poi lui è andato via e ha lasciato le cose così. Sicuramente poteva comportarsi meglio. Non so quanti siano i milioni di debiti, ma come è stato possibile creare questa voragine in così pochi anni? Chi compra una società di calcio come il Parma avrebbe il diritto in questo momento di essere chiaro, ma è Ghirardi il primo che dovrebbe essere trasparente. Non si vende al primo che arriva. Non è animosità verso Ghirardi, ma sano realismo”.

Nel mirino della contestazione è finito anche il direttore generale Leonardi. Giusto o sbagliato?
“Che ben rimanga Leonardi, ma anche lui dovrebbe pretendere maggiore chiarezza. Non si può nascondere la verità a stampa, tifosi e città. Potevano cercare un personaggio di Parma alla presidenza per dare un po’ di continuità perché i parmigiani che sono un popolo molto legato al territorio. Quando successe il crack Parmalat la società c’era eccome, era presente. Angiolini fu un signor presidente, Bondi anche. Dei professionisti, pur senza esperienza nel mondo del calcio. E poi Baraldi fece da collante, unendo la città e creando uno spirito unico”.

Intanto la squadra ha chiuso il 2014 (a Napoli) con un’altra prestazione da censurare, non crede?
“A Napoli il Parma ha giocato ordinato, ma senza ardore. Ha fatto solo un tiro in porta (palo), serve dell’altro. Non so se è rassegnazione. Contro squadre come il Napoli serve dell’altro soprattutto a livello agonistico. La squadre deve essere ricostruita, anche a livello di fiducia. L’aspetto calcistico è passato in secondo piano, purtroppo. Può capitare di tutto, ma non così”.

E Donadoni? Cosa può fare un allenatore in questa situazione?
“Donadoni? è un allenatore bravo e preparato, ma la situazione è grave. Lui deve cercare di non coinvolgere la squadra in tutte queste problematiche. Serve più determinazione e attenzione a tutti i livelli. Pensare partita per partita perché se guardi avanti ti viene il mal di mare. Bisogna dare velocità alla manovra, giocare un calcio diverso. A Collecchio bisogna solo pensare al calcio giocato. Mi auguro che non ci siano dimissioni da parte di nessuno. La speranza è che Donadoni sia forte e dia continuità”.

Chiuso il capitolo Parma apriamo quello sul resto del campionato: la solita ltta al vertici tra Juve e Roma ma anche un affascinante lotta per il terzo posto…
“Partiamo da Juve e Roma: tre punti di differenza in classifica non sono un abisso, ma devono rimanere tre punti. La Roma non riesce mai a fare il salto di qualità. La Juve superiore, a Cagliari partita a senso unico, Zeman ha snaturato se stesso pur di sorprendere la Signora ma non ci è riuscito. Il Cagliari ha perso prima di cominciare. Roma troppi alti e bassi, il Milan ha superato un esame di maturità con una prova coraggiosa, è migliorata la fase difensiva. Buona partita, ma manca qualcosa per vincere queste partite e tornare grande. Per la Roma è la peggior prestazione casalinga della stagione. La lotta per il terzo posto è entusiasmante ma ancora lunga e tutto può succedere”.

Anche l’Inter non decolla, ma ieri ha recuperato una partita che sembrava persa. Dove possono arrivare i nerazzurri?
“L’Inter è indietro e deve recuperare i lterreno perduto, non è facile; la Lazio ha dimostrato di avere grande personalità, ma solo nel primo tempo. Mancini sta diffondendo i suoi dettami, ma manca ancora qualcosa. Nel secondo tempo grande determinazione e spinta agonistica, il pareggio è arrivato anche grazie al calco della Lazio”.

Stecca anche la Fiorentina…
“La Fiorentina ha steccato ma ha giocato contro un ottimo Empoli. Bella partita. Empoli molto forte sugli schemi su palla inattiva. Bella partita anche Sampdoria-Udinese, senza troppi tatticismi difensivi. La Samp ha rallentato ma Mihajlovic e la sua squadra non hanno colpe”.

Non sono mancati gli errori arbitrali e le polemiche…
“Torino-Genoa: tanti episodi arbitrali discutibili, si aggiungono arbitri e collaboratori ma gli errori restano. Comunque, il Torino è venuto fuori nel momento migliore del Genoa. Gli attaccanti non segnano, per fortuna c’è Glik. Tre pnti per allontanarsi dalla zona retrocessione. Verona-Chievo: anche qui tanti errori arbitrali, ma a velocità normale non è facile accorgersene.Solito discorso, servirebbe la tecnologia. Come si fa a vedere il fuorigioco millimetrico di Paloschi. Comunque, gran partita dal punto di vista del ritmo e della voglia di vincere”.

Come giudica l’arrivo di Di Carlo sulla panchina del Cesena? Il bilancio è di una sconfitta e un pareggio…
“Il Cesena ha giocato buona partita a Reggio contro il Sassuolo. I romagnoli ci hanno creduto fino alla fine e questo è il merito di Di Carlo. Il Cesena è vivo”.

Infine Atalanta-Palermo, il festival del gol…
“Un Palermo straripante nel primo tempo, Dybala-Vasquez hanno fatto sfracelli. Poi è venuto fuori il grande carattere dei bergamaschi che si riflette sulla squadra. Squadra e città non mollano mai e così sono arrivati al pareggio”.

Il Gede: “Auguri di buone feste a tutti i lettori di Sportparma, a tutti i tifosi del Parma e alla squadra che riesca a trovare un po’ di serenità, solo così potrà esprimere quello che non è riuscito a fare fino ad oggi”.

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