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Il Gede Risponde

IL GEDE: «Parma, cali di tensione e poco carattere»

IL GEDE: «Parma, cali di tensione e poco carattere»

Nuovo appuntamento con la storica rubrica di Sportparma “Il Gede Risponde”.

Analisi e commenti sull’ultima sconfitta del Parma contro la Ternana e sull’intera giornata di serie A che vede al comando un terzetto composto da Napoli, Atalanta e Milan.

Come bisogna leggere la prima sconfitta stagionale del Parma?
“Prima di cominciare vorrei esprimere tutto il mio dispiacere per la perdita di Daniele Bonezzi ed esprimere le mie condoglianze alla famiglia e alla redazione di Sportparma.
Il primo tempo del Parma ha illuso, il secondo disilluso. Un Parma che non ti aspetti, contro una Ternana con tante assenze. Poteva sembrare una partita alla portata anche se Lucarelli è la bestia nera dei crociati. Inizio a ritmi lenti, ma poi i crociati avevano preso in mano la gara. Tutto funzionava, poi sono arrivati i cali di tensione, che sono frequenti in questo avvio di campionato, e la squadra ha perso il gioco e la pressione, consentendo agli avversi di crescere e vincere. Prima del terzo gol il Parma aveva rischiato più volte di capitolare”.

E’ un problema tattico, tecnico o mentale?
“Quando il Parma perdeva il possesso palla si scopriva molto, aprendo ampie praterie alle spalle dei difensori, facilitando così le ripartenze della Ternana. Ad un certo punto il Parma è diventa una squadra lunga e larga, con distanze tra i reparti enormi. Anche l’atteggiamento mentale del secondo tempo è stato un problema, perché la squadra ha perso fiducia e convinzione. Il secondo tempo di sabato deve mettere in allarme tutti. Come si fa ad avere così tante differenze tra primo e secondo tempo? Ci vuole più coraggio, più carattere”.

Sei reti in due gare: la difesa è diventata è in difficoltà?
“Sei reti in due gare, ti viene da pensare che sia un problema di atteggiamento difensivo, ma le difficoltà di sabato sono state anche altre, come ho spiegato nella risposta precedente. La speranza è che questa sconfitta serva da lezione; bisogna darsi una regolata tutti quanti”.

In testa alla classifica di serie A ci sono tre squadre. Partiamo dal Milan, la vittoria di Marassi è un’impresa?
“La Sampdoria esce a testa alta ma il Milan in 10 ha dimostrato di essere una squadra nel vero senso della parola, lottando uomo contro uomo in virtù di una condizione fisica eccellente, senza dimenticare che avevano giocato in Champions League. L’espulsione di Lea è incredibile: era stato ammonito dopo 10 minuti, è logico che era rischio, andava tolto prima del rosso. E’ stato espulso il giocatore più pericoloso del Milan, quello che più di tutti sa forzare le giocate. Nel secondo tempo il Milan non disdegnava il calcio lungo, mentre nel primo tempo aveva strameritato il vantaggio. Pioli aveva impostato bene la gara, recupero alto e possesso ragionato”.

Poi Napoli e Atalanta…
Il Napoli ha vinto una partita molto complicata, ma è sembrato stanco contro uno Spezia ben messo in campo. Ha vinto la maggiore determinazione dei partenopei, quando la gara sembrava finita. Raspadori è la testimonianza del carattere del Napoli. Per vedere il bel gioco bisogna tornare al Liverpool.
Buona Cremonese e un eccellente Radu, ma l’Atalanta ha fatto fatica, ritmi piuttosto lenti, è venuto fuori un pareggio tutto sommato giusto. L’Atalanta ha creato di più, è pacifico, ma la Cremose ha tenuto bene. La squadra di Gasperini resta in testa alla classifica”.

Vittoria tiratissima dell’Inter. Colpa delle fatiche di Champions?
“Anche l’Inter ha vinto allo scadere, con il Torino che ha avuto la gara in mano per lunghi tratti, supportato da una condizione fisica eccellente, a differenza dell’Inter che sembrava risentire delle fatiche di Champions. Handanovic è stato decisivo in un paio di situazioni”.

E’ l’Udinese la grande sorpresa di queste prima 5 giornata di campionato?
“L’Udinese continua il suo momento magico, frutto dell’ottimo lavoro di Sottil. E’ vero che il Sassuolo è rimasto in 10, ma l’Udinese ha dimostrato un’autorità che non sorprende più. Quarta vittoria consecutiva, è evidente che stanno lavorando alla grande”.

La Juventus non esce fuori dalla crisi, è solo colpa degli infortuni?
“La Juve non può fare un primo tempo così, ma è dall’inizio del campionato che non è la squadra che la gente si aspetta. La Juve gioca più con l’istinto e i nervi che con le qualità. Anche per questo la Salernitana, che ha concetti di gioco migliori, ha tenuto la vittoria in pugno quasi fino alla fine. Finale a tinte gialle, è successo di tutto. Le assenze sono pesanti, Pogba e Di Maria, ma le prestazioni della Juve non sono accettabili.
I problemi col Var aumentano, a volte viene interpretata in modo differente. E poi la regola del fuorigioco è obsoleta, ci deve essere luce tra un giocatore e l’altro. Qui si si discute di centimetri….”.

Il Bologna esonera Mihajlovic e ritrova la vittoria…
“Partiamo dalla Fiorentina che prosegue nel suo periodo difficile e non si capisce perché; il nuovo Bologna di Thiago Motta deve ringraziare Arnautovic, già sei gol.

Il pareggio del Monza a Lecce salva la panchina di Stroppa?
“Primo punto per il Monza, mi auguro che Stroppa possa aver salvato la panchina. Per il Lecce, più che un punto preso è un punto perso”.

 

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