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Il Gede Risponde

IL GEDE: «Parma, sconfitta che non cancella le certezze. Il Var va cambiato»

IL GEDE: «Parma, sconfitta che non cancella le certezze. Il Var va cambiato»

Puntuale come ogni lunedì arriva “Il Gede risponde”, la rubrica di Sportparma firmata dall’ex allenatore crociato Pietro Gedeone Carmignani. Analisi e commenti sulla sconfitta del Parma contro la Lazio e le conseguenti polemiche arbitrali, oltre a tutta la 23 giornata di serie A, segnata dal ritorno in vetta dell’Inter.

Da dove partiamo per commentare Parma-Lazio? Dalla fine, cioè dal colossale rigore negato ai gialloblù?
“Da quando c’è il Var le polemiche sono aumentate, non solo per l’episodio di Parma-Lazio in cui l’arbitro non va a vedere l’episodio e non viene neppure chiamato dal Var. Il funzionamento del Var purtroppo crea più confusione e malumore. E’ stata una giornata segnata dagli errori: ad esempio, il regolamento dice che se il braccio si stacca dal corpo e tocca il pallone è rigore, ma quando un difensore salta alza il braccio in modo naturale; non si può non tenere conto della naturalezza del gesto atletico. Queste regole non possono essere decise da chi sta seduto dietro una scrivania ma da chi è tutti i giorni sul campo.
Quello che è successo a Parma è assurdo: l’arbitro non va a vedere i falli su Bruno Alves e Cornelius, ma non è stato neanche chiamato dal Var. In credibile? Davanti alla tv non si sono accorti del macroscopico errore? Bisogna cambiare le regole, devono essere le squadre a chiudere l’intervento del Var, come succede nel tennis. Tre volte a partita”.

Var e sconfitta a parte, come ha visto il Parma?
“E’ stata una bella partita, il Parma è partito bene, pressando alto, per non consentire il giro palla dei tre centrali della Lazio. Così facendo, però, la squadra si allungava e si esponeva ai contropiedi. La Lazio ha creato varie occasioni ma non è stata concreta. Il Parma si difendeva in maniera organizzata, ma ha subito la pressione della Lazio. L’errore è stato lasciare troppa libertà a Luis Alberto, vedi il gol.
Lazio matura e consapevole dei sui mezzi. Parma bravissimo a rimanere in partita fino all’ultimo. Con l’ingresso di Kulusevski e Sprocati ha creato di più. Nel finale i gol sembrava fosse nell’aria, sia da una parte che dall’altra. La Lazio si avvicina alla vetta, al Parma rimane la certezza di avere una squadra solida, convincente e propositiva, che non è un dolcettino per rendere meno amara la bocca…. Il Parma esce da questa sconfitta con le sue certezze”.

Che spettacolo il derby di Milano tra Inter e Milan…
“Il Milan ha stra-dominato nel primo tempo, con un grande Ibra. Pioli ha letto bene la partita, dominio costante, il Milan aveva un uomo in più in mezzo, mentre l’Inter un difensore in più. Niente faceva presagire quello che è successo nel secondo tempo. L’Inter è partita assaltando il Milan che ha arretrato e mentalmente è apparso non preparato. Col passare dei minuti l’Inter prendeva sempre più convinzione, anche con l’aiuto della casualità e la fortuna, vedi il palo di Ibrahimovic nel finale. L’Inter è sempre più convinta di giocarsi le possibilità scudetto, ha ribaltato la partita in 15 minuti. Gli episodi sono stati determinanti. L’Inter è abituata ad azzannare gli avversari nei momenti di difficoltà. Non dimentichiamo la campagna acquisti faraonica, i risultati si vedono”.

Alla Juventus cosa sta succedendo?
“La Juve nelle ultime cinque trasferte ne ha perse tre: Napoli, Lazio e Verona. E’ da tempo che dico che il Verona è una squadra che può vincere contro chiunque, è un risultato che ci può stare. La Juve esce sconfitta per colpa di un certo lassismo mentale. Se la Juve non è al massimo non bastano le giocate individuali a vincere le partite. Sul gol di Borini c’è stata una distrazione complessiva. Tre sconfitte nelle ultime 5 vuol dire qualcosa. Il Verona è la più grande sorpresa della serie A: Juric ha plasmato una squadra che è al massimo livello. La Juve è stata anche sfortunata, ha preso due pali, ma ha il torto di aver approcciato male la partita. Non era la solita Juve. Poi una volta in vantaggio con il gol di Ronaldo non l’ha saputa gestire. E’ massima allerta per i bianconeri, le ultime prestazioni non convincono. E Inter e Lazio vanno forte”.

Al quarto posto c’è un’Atalanta che sfrutta benissimo le risorse della panchina…
“L’Atalanta non punta allo scudetto ma è lì, fa il suo e lo fa sempre bene. Innanzitutto bisogna elogiare il pubblico di Firenze, non si sono più uditi i cori beceri della gara di Coppa Italia contro Gasperini. Nel primo tempo l’Atalanta non è stata concreta, la Fiorentina agiva di rimessa. Poi nella ripresa è venuta fuori la squadra di Gasperini anche grazie a due intuizioni: l’ingresso di Malinovski, un habitué, ha spaccato la partita. Superiorità tecnica e vittoria meritata, la Fiorentina ha limiti nella costruzione del gioco”.

Come si può spiegare la crisi della Roma?
“La Roma è in un periodo nero, la squadra stenta a ritrovarsi, il gioco latita, siamo alle terza sconfitta in cinque gare. La squadra sembra priva di carattere. Il Bologna viceversa è alla terza vittoria consecutiva, con vista sull’Europa; partita sicura e autoritaria, impreziosita da Barrow”.

Oltre al Bologna, l’altra impresa di giornata è quella del Lecce a Napoli…
“Napoli-Lecce è stata una partita tra due squadre che sembravano aver ritrovato la loro dimensione, dovuto anche al mercato di riparazione e alle ultime vittorie. Il Napoli è partito bene ma non ha capitalizzato. Poi si è ritrovata a rincorrere per il solito errore della difesa. E’ evidente che le scorie di una stagione sbagliata sono rimaste. Insicurezza, incapacità di leggere le situazioni…. portano all’ennesima sconfitta in campionato. Il Lecce vince sfruttando gli errori altrui, ma anche grazie ad una dedizione totale per tutta la gara; ha meritato di vincere. Liverani ha saputo rigenerare la squadra”.

Spal e Torino continuano a sprofondare, a Ferrara è saltato Semplici (arriva Di Biagio). C’è una via d’uscita?
“Altro tonfo del Torino, perde non solo la partita ma anche la credibilità e la fiducia dei suoi tifosi. Il Toro sprofonda nel buio più profondo, per adesso il problema di Longo è ridare fiducia e autostima alla squadra. Samp ancora una volta trascinata da Ramirez e Quagliarella. Merito di Ranieri e della tranquillità che riesce a trasmettere anche nei momenti difficili.
Dispiace per Semplici perché mi sembra un ottimo allenatore. Sconfitta pesantissima, in rimonta. Sta girando tutto male, c’è molta casualità nel risultato, la Spal ha sprecato tanto. Quarto risultato utile consecutivo, invece, per il Sassuolo in virtù di una tattica spregiudicata con 4 punte nel finale”.

Lotta salvezza: come vede la situazione di Genoa e Brescia?
“Vittoria importante per il Genoa in una gara equilibrata segnata da tre infortuni muscolari nel primo tempo. Gara risolta dal subentrato Pandev, con questi tre punti resta in scia del Lecce, limitando i danni. Il Cagliari è in evidente calo fisico, la prima vittoria del 2020 è ancora rimandata.
Occasione mancata dell’Udinese che ha giocato un buon calcio, ha giocato meglio, ha sprecato tutto. Poi ha ripreso il pareggio quando sembrava avesse perso. Brescia modesto nella prestazione, ha rischiato di perdere. E’ un punto che non serve a niente al Brescia, ha perso due punti”.

 

(foto di Lorenzo Cattani)

 

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