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Il Gede Risponde

IL GEDE: «Parma, troppe aspettative e pochi punti»

IL GEDE: «Parma, troppe aspettative e pochi punti»

Nuovo appuntamento con la rubrica del lunedì di Sportparma “Il Gede risponde”.

Insieme a mister Pietro Carmignani analizziamo e commentiamo il deludente pareggio dello stadio Tardini tra Parma e Monza, oltre all’intera giornata di serie A che vede sempre al comando il Napoli di Osimhen.

Un altro pareggio deludente, cosa non va in questo Parma?
“Il Parma sta cercando un gioco d’insieme, ma ieri nelle conclusioni (in fase offensiva) si è affidata ai singoli. Ha creato 3-4 occasioni ma se non è riuscita a vincere in 11 contro 10 un motivo c’è. La squadra è ancora un po’ lontana dall’idea di gioco di Maresca. Comunque si sono visti piccoli passi in avanti, anche se c’è ancora molto da lavorare. Le idee dell’allenatore si vedono solo a sprazzi. Non voglio fare polemica, ma le scelte della società sono chiare: Maresca non è arrivato a Parma per puro caso, in estate il Parma ha cercato quel tipo di allenatore, con caratteristiche ben precise; questo significa che ci vuole tempo, non si può avere tutto e subito. Non si può sempre e solo dare la colpa all’allenatore”.

C’è da preoccuparsi della classifica (-9 dal Pisa capolista)?
“Posso dire che i punti in classifica sono troppo pochi, non si vince da Pordenone. La situazione si fa pesante, perché le aspettative sono alte. Il Parma è 12° in classifica, a 10 punti dalla vetta. Tutti si aspettano un altro avvio di stagione; stesso discorso per il Monza”.

Intanto una parte dei tifosi presenti ieri allo stadio ha perso la pazienza e al triplice fischio ha fischiato la squadra…
“I fischi ti fanno rimanere male, ma succede dappertutto quando i risultati non arrivano. Nel calcio il tempo passa alla svelta, oggi sei un re e domani sei nella fossa. A Coverciano, durante il corso master per allenatori, ti dicono che se vuoi una professione tranquilla non fare l’allenatore. La tensione fa parte del gioco”.

Ora il Parma è atteso ad una doppia trasferta (Reggina e Cittadella). Possono essere le due partite della svolta?
“Con due vittorie di fila cambia tutto, morale e classifica. Reggina e Cittadella sono due squadre pericolose, attrezzate per la serie B, che danno filo da torcere a chiunque e in questo momento hanno più punti in classifica di noi”. .

In serie A ennesima valanga di polemiche contro gli arbitri. E’ una guerra ideologica contro il Var?
“Il rigore dato al Verona è assurdo, l’arbitro non ha voluto andare a vedere l’episodio al Var. Ha commesso un errore anche se consentito dai regolamenti. Ma anche le cose che sono successe in Lazio-Inter sono incredibili. Diciamo che non è stata una domenica felice per gli arbitri”.

Intanto Napoli e Milan allungano….
“Il Milan nel primo tempo ha subito il pressing del Verona, Tudor aveva messo bene la squadra in campo, con un pressing asfissiante ma dispendioso a livello energetico. Poi i cambi di Pioli, anche con una panchina ridotta all’osso, hanno cambiato il volto della partita. Castillejo decisivo, il Milan è forte anche moralmente, era senza 5 giocatori fondamentali e con Giroud a mezzo servizio. Pioli ha creato un gruppo che dà sempre il massimo. Comunque sulla vittoria dei rossoneri ha influito anche il netto calco del Verona.
Il Napoli ha giocato contro un Torino che ha duellato a tutto campo uomo contro uomo. Ottava vittoria consecutiva per Spalletti, ha vinto una gara molto complicata. Poi i cambi hanno fatto la differenza. In questo momento il Napoli ha un giocatore in più, Osimhene”.

La sconfitta dell’Inter non si può riassumere solo con la giornata storta dell’arbitro, vero?
“Le polemiche ci stanno fino ad un certo punto, si protesta solo perché si è preso gol. Se interrompere o no il gioco lo decide l’arbitro. Purtroppo il nervosismo ti fa giocare male. Non ci sono giustificazioni per l’Inter, la Lazio ha vinto in rimonta, grande prova di carattere. Sono tre punti importanti in un momento delicato per Sarri. Brusca frenata per Inzaghi. I cambi della Lazio hanno fatto il ribaltone, quelli dell’Inter non hanno inciso”.

Segnale forte della Juventus che batte la Roma e l’emergenza…
“Juve-Roma è stata una partita con grande intensità agonistica, coi i bianconeri a ranghi ridotti; la squadra di Allegri ha ottenuto la quarta vittoria, fondamentale per morale e classifica. Vittoria ottenuta in condizioni di emergenza, ha saputo lottare contro una Roma che ha giocato in maniera propositiva, ma ha sprecato un grossa occasione perché la Juve era in difficoltà. La Roma senza Zaniolo perde molto”.

Prima vittoria per il Cagliari e Mazzarri contro la Samp dell’ex D’Aversa. E’ un nuovo inizio per i sardi?
“Contava solo vincere e il Cagliari lo ha fatto, al di là della prestazione piena di alti e bassi. Brutto momento per la Samp di D’Aversa, il Cagliari lascia l’ultimo posto; certo, può essere un nuovo inizio, deve esserlo”.

L’Atalanta è tornata una squadra schiacciasassi?
“L’Atalanta ha sempre condotto la gara con un Ilicic tornato su livelli altissimi. Grande condizione fisica è un buon viatico per la Champions. Ennesimo infortunio per Toloi, grave perdita”.

A Salerno è saltata la panchina di Castori. Punizione eccessiva?
“Considerando tutte le difficoltà societarie e del calciomercato credo sia stato esonerato immeritatamente. Castori è un allenatore preparato. Spezia-Salernitana era uno scontro diretto per la salvezza, vittoria che vale doppio, la Salernitana ha controllato la gara per 60 minuti, poi lo Spezia è stato più concreto e fisico, ha rimontato e ha messo al sicuro la panchina di Thiago Motta, a differenza di Castori”.

 

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