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Rugby

Crociati Rugby, continua lo sciopero

Crociati Rugby, continua lo sciopero

Oggi pomeriggio a Noceto si sono allenati solamente in sei della prima squadra insieme ad alcuni giocatori dell'Under 20. Giovanelli e la società  vanno avanti decisi. C'è chi prospetta una schiarita: lo si vedrà  domani, giorno solitamente dedicato al riposo ma che per ovvi motivi il nuovo tecnico Bordon ha convertito in giorno di allenamento


Mancano tre giorni all’importantissima sfida di campionato che vedrà i Crociati Rugby affrontare in casa la Rugby Reggio. Da oltre Enza si guarda con un mix di curiosità, interesse e stupore a ciò che sta accadendo in casa Crociati. La squadra guidata dal parmigiano Alessandro Ghini ha ripreso oggi gli allenamenti, dopo lo stop del 31 e 1, in vista di un derby che se vinto metterebbe la squadra reggiana in una posizione di relativa tranquillità. Anche i Crociati avrebbero dovuto riprendere gli allenamenti lunedì scorso agli ordini nel nuovo allenatore Stefano Bordon ma ciò non è avvenuto. Nemmeno ieri. Oggi l’allenamento era previsto alle 15 a Noceto. Non tutti i giocatori si sono presentati e di costoro a prendere parte all’allenamento, condotto da Bordon e da Maida, allenatore dell’U20, sono stati solamente Negrotto, Castle, Michel, Ferrini, Marazzi e Mandelli che sommati a un gruppetto di Under 20 hanno portato il totale dei presenti sul campo a quota 13. A chi gli confermava il proprio diniego a prendere parte all’allenamento, il tecnico rodigino ha risposto che a lui «piace questa unità; poi me la dovete dimostrare anche in campo». Ma chi andrà in campo sabato al XXV Aprile? I “dissidenti”, che si sono tenuti in forma facendo palestra e non solo, si ritroveranno anche questa sera. Se si sia vicini ad una ricomposizione lo si saprà domani ma come ha dichiarato il dg Massimo Giovanelli questo pomeriggio al campo: «La situazione non l’abbiamo scomposta noi; chi l’ha scomposta la deve ricomporre». Messaggio chiaro: i giocatori non sono nelle condizioni di fare richieste (come l’eventuale reintegro di Mazzariol in staff con Bordon) e debbono rispettare una decisione presa dalla società. «Nella mia carriera ho imparato che il giocatore fa delle richieste quando è in condizioni di farle; prima nella vita devi dimostrare, poi puoi domandare. Ci sono situazioni in cui è lecito domandare, altre in cui dobbiamo solo fare il nostro ruolo di giocatori cioè scendere in campo» chiude la questione l’ex capitano azzurro.
Mandare in campo l’Under 20? Un’opzione, o una scelta forzata, declamata da Giovanelli il quale afferma che in campo scende chi si allena.

Il regolamento riguardo agli atleti “seniores” è ben chiaro e tocca in special modo la prima linea in cui devono essere impiegati giocatori “idonei”, sia per ruolo che per età. Così recita la CAA 2012/13 riguardo alla categoria di giocatori seniores: “Sono i giocatori nati dal 1970 al 1994 e partecipano solo ai Campionati di serie Eccellenza, A, B, C e alle altre manifestazioni ufficiali Seniores. I nati nel 1994 precedentemente al compimento della maggiore età potranno essere impiegati in ruoli di 1^ e 2^ linea, solo con il consenso scritto dell’esercente la potestà redatta utilizzando il fac-simile scaricabile dalla modulistica federale, pena l’applicazione dell’art. 28 del Regolamento di Giustizia. Nel caso di che sopra, la società di appartenenza dell’atleta è tenuta a trasmettere obbligatoriamente all’Ufficio del Giudice Sportivo Nazionale la dichiarazione di consenso debitamente compilata e sottoscritta unitamente a copia di un documento in corso di validità. Il tesserato potrà essere utilizzato nei ruoli di 1^ e 2^ linea solo dopo che la documentazione di che sopra è pervenuta al GSN.” Procedura che la società ha già iniziato a intraprendere come confermato dallo stesso Giovanelli. E potrebbe non essere l’unica procedura adottata dalla società qualora perdurasse la “protesta”, il cui focus sembra essere più complesso della mera questione tecnica. Domani il giorno di riposo è divenuto di allenamento: con chi, lo si vedrà.

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