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Crociati Rugby, la settimana decisiva. Goegan: Serve una grande impresa

Crociati Rugby, la settimana decisiva. Goegan: Serve una grande impresa

La settimana decisiva per i Crociati è appena iniziata, la tensione sale, il momento fatidico della sfida all’Aquila si avvicina e lo spirito crociato, abituato a mille battaglie, non molla neppure questa volta. Le ultime tre vittorie conquistate con merito hanno permesso ai ducali di sbloccarsi e ora sembrano non voler più fermarsi.

Fra i ragazzi Crociati non sembra esserci nemmeno troppo rammarico per non aver già chiuso la pratica sabato scorso davanti al pubblico amico di Noceto, tanto grandi sono la forza d’animo e la consapevolezza dei propri mezzi ormai raggiunte. A dare la giusta scossa all’ambiente ci pensa Daniele Goegan, veterano e anima della squadra insieme a Capitan Mandelli: “Quest’anno non abbiamo mollato in nessuna gara, nemmeno quando arrivavano le sconfitte. Siamo sempre andati in campo per vincere anche con squadre di caratura superiore alla nostra e abbiamo giocato a viso aperto con tutti, da Viadana a Calvisano passando per Prato, Padova fino a Reggio e Aquila, nessuna esclusa. Alla fine il nostro lavoro è stato premiato e in queste ultime tre gare è scattato quel qualcosa in più che ci ha permesso di giocarci tutto contro L’Aquila. Ci siamo prefissati di vincere un mini-torneo in cui la gara con le Fiamme Oro rappresentava i quarti di finale, il derby con Reggio la nostra semifinale. Le abbiamo vinte con merito e siamo approdati in finale con L’Aquila. Abbiamo vinto anche quella, ma non è bastata, fa niente, sabato sarà una finale bis e noi siamo pronti. Il lavoro che abbiamo fatto nell’ultima parte di stagione ha dato i suoi frutti, volevamo vincere queste tre gare fondamentali e ci siamo riusciti, ora sotto con la quarta”.

Il tallonatore della truppa di Stefano Bordon non ha dubbi su quale potrà essere la chiave tattica del match di sabato: “Dobbiamo ripetere il primo tempo di sabato scorso quando siamo stati bravi a metterli in difficoltà con i trequarti. Inoltre siamo migliorati tantissimo in mischia e in touche e sabato nel secondo tempo siamo stati capaci di dimostrarlo quando gli Aquilani hanno provato a spingere al massimo, abbiamo tenuto bene anche in 14”.

La formazione emiliana ha disputato comunque un campionato dignitoso e sempre in crescendo, ritagliandosi proprio nel finale di stagione le sue soddisfazioni. La pancia però non è ancora piena e il gruppo, vero segreto di questa squadra, è consapevole che l’obiettivo può essere davvero molto vicino se si affronterà l’ultimo ostacolo con la dovuta concentrazione: “Si è vero, ci manca l’ultimo tassello per completare la nostra opera – continua Goegan – Dobbiamo giocare con la testa e come sappiamo. Noi ci abbiamo sempre creduto anche due mesi fa quando ci davano ormai per spacciati, abbiamo lavorato tantissimo a testa bassa per questo obiettivo e ora posso dire con certezza che la grande unità di questo gruppo e la maturità raggiunta, sotto molto punti di vista, ci hanno permesso di arrivare fin qua. Con tutti i problemi che abbiamo avuto siamo stati bravi a crederci sempre, stringerci stretti fra di noi e a non badare ad eventuali critiche, abbiamo capito che tutto dipendeva da noi e abbiamo fatto progressi enormi, anche perché non dimentichiamoci che siamo formati al 70% da ragazzi di 20 anni alla prima esperienza in Eccellenza.

“Il nostro Capitano Mandelli ha fatto un grande lavoro nello spogliatoio per cementare il gruppo anche nelle difficoltà, trasmettendo fiducia e infondendo coraggio e alla fine sono venute fuori le qualità di ognuno, nessuno escluso. Fisicamente stiamo bene grazie all’ottimo lavoro del preparatore Ciro Di Cristino e a Prato mi aspetto che il nostro pubblico, determinante nelle ultime vittorie, ci segua numeroso per farci sentire tutto l’apporto necessario. Io ho già ottenuto una salvezza l’anno scorso, ma questa ottenuta con un gruppo così giovane avrebbe un sapore davvero particolare, alla fine si potrebbe dire che abbiamo vinto il nostro campionato. Finora siamo stati grandi, possiamo diventare grandissimi e lasciare il nostro segno”.

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