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Rugby

E’ iniziata la stagione 2019-20 delle Zebre

E’ iniziata la stagione 2019-20 delle Zebre

 È partita ufficialmente la stagione 2019/2020 delle Zebre Rugby, l’ottava in Guinness PRO14, la quinta in EPCR Challenge Cup. Il percorso di avvicinamento alle due competizioni internazionali è cominciato questa mattina alla Cittadella del Rugby di Parma con il primo giorno di test.

Grande novità quest’anno è innanzitutto l’allargamento del gruppo su cui lo staff tecnico bianconero potrà contare da qui al prossimo maggio. Da un organico di 45 atleti a disposizione durante la scorsa preparazione estiva tra tesserati e permit players, si è infatti passati ad un collettivo di ben 57 giocatori. Il grosso del blocco – composto dai 44 tesserati bianconeri – si completa con le presenze di 5 permit players e di 8giocatori invitati dallo staff tecnico della franchigia federale. Tutti e 13 provengono da club iscritti al Top12 – il massimo campionato italiano di rugby – e, visto l’anno particolare che partirà col Mondiale a settembre, saranno fissi a Parma fino al 31 agosto. Nel corso della stagione regolare, i permit players si alleneranno con le Zebre ad inizio settimana, con la possibilità a discrezione dello staff tecnico diretto da coach Bradley di poter fare ritorno ai propri club nel caso in cui non vengano convocati nella lista dei 23 per le gare ufficiali. I giocatori invitati faranno il loro ritorno ai club d’appartenenza il 31 Agosto e potranno invece essere impiegati dalle Zebre solamente col consenso delle rispettive società.

Non tutti i 57 atleti hanno però preso parte a questa prima giornata di test. Tra i bianconeri, erano assenti l’ala figiana Paula Balekana (rientrato alle isole Fiji per un lutto familiare), l’estremo samoano Junior Laloifi, impegnato sino ad ottobre coi Manawatu Turbos nel campionato neozelandese Mitre 10 Cup, oltre che i due infortunati Tommaso Boni e Gabriele Di Giulio, alle prese con le rispettive riabilitazioni. Lontani da Parma erano anche il permit player Matteo Nocera, da poco tornato in Italia dopo l’esperienza alla World Rugby Under 20 Championship con gli Azzurrini, e il giocatore invitato Massimo Cioffi, in campo nel weekend con l’Italseven nel torneo di qualificazione olimpica a Colomiers che ha visto gli Azzurri chiudere al settimo posto.

Questa mattina il collettivo di atleti si è ritrovato alla Cittadella del Rugby alle 7:30. Dopo una prima mezz’ora di bendaggi e misurazioni, i ragazzi si sono divisi in tre gruppi che, a distanza di un’ora l’uno dall’altro, hanno eseguito le varie sessioni di prove sotto l’attenta supervisione del responsabile della preparazione atletico-fisica Giovanni Biondi. Un lavoro differenziato diretto da coach De Carli e Catt è stato invece svolto dai 15 Azzurri rientrati a Parma ieri, al termine della terza settimana di raduno pre-mondiale a Pergine Valsugana (TN). Assente anche Tommaso Castello: il capitano delle Zebre ha subito un’operazione di pulizia artroscopica della caviglia necessaria per consentirgli  di ritrovare una piena mobilità della zona interessata.

Il centro degli Azzurri questa settimana riprenderà a pieno regime il programma di recupero concordato insieme allo staff medico della nazionale e proseguire la preparazione insieme ai compagni di squadra verso la Rugby World Cup 2019.

Si è partiti con i test cognitivi (“SEM”), svolti grazie all’utilizzo della strumentazione MicroGate, uno dei partner tecnici della franchigia federale assieme a DesmotecK-Sport e MyBodyTest.

Alle prove di reattività hanno fatto seguito le sedute di tecnica individuale, quindi le misurazioni in palestra: salti su Pedana Forza e su Optojumps. A causa della pioggia torrenziale abbattutasi su Parma, sono stati invece annullati alcuni test di sprint massimale, previsti sul campo sintetico collocato alle spalle della tribuna ovest dello Stadio Lanfranchi.

Nonostante il maltempo, anche quest’anno tanti presenti hanno affollato le staccionate dei campi del centro sportivo fiore all’occhiello della Federazione Italiana Rugby. In occasione dell’avvio della nuova stagione, più di un’ottantina di ospiti – tecnici, preparatori atletici di altre società ovali e non, studenti della facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Parma, giornalisti, fotografi e anche tifosi – hanno infatti voluto salutare i propri beniamini in campo, portando il proprio affetto e sostegno ai ragazzi in maglia zebrata.

Nella tarda mattinata si è quindi passati dalla pratica alla teoria. Nella sala conferenze dello Stadio Lanfranchi si è svolto lo Zebre Rugby Tech Day, un ciclo di quattro seminari aperti al pubblico e realizzati in collaborazione con i partner tecnici del club: Desmotec, MyBodyTest, Microgate e K-Sport, quattro aziende leader nel proprio settore e le cui tecnologie vengono quotidianamente utilizzate dallo staff atletico delle Zebre, alla ricerca della miglior realizzazione e del monitoraggio ottimale della performance sportiva.

Ma la grande giornata di rugby non è finita qui. Al termine dei quattro workshop, il responsabile della preparazione atletico e fisica Giovanni Biondi ha infatti tenuto una tavola rotonda, scambiando opinioni con gli ospiti e rispondendo alle molte domande dei presenti in materia di preparazione altetica, tema sempre più centrale dell’attività dell’alto livello ovale che vede le Zebre protagoniste sui campi di tutta Europa e Sudafrica dal 2012.

Le Zebre Rugby colgono infine l’occasione per ringraziare le Fiamme Oro Rugby, il Rugby Calvisano, il Rugby Rovigo Delta e il Rugby Lyons per aver messo a disposizione dello staff tecnico bianconero i propri atleti, in qualità di permit players e giocatori aggregati.

 

 

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