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Rugby

ZEBRE: rugby vs atletica, super sfida di velocità tra Azzurri

ZEBRE: rugby vs atletica, super sfida di velocità tra Azzurri

Lo scorso 19 maggio le Zebre hanno ripreso la pratica sportiva alla Cittadella del Rugby di Parma. Le prime due settimane di allenamenti hanno visto i giocatori della franchigia federale impegnati solamente nella preparazione fisico-atletica, divisa tra attività in palestra e in campo; obiettivo, quello di ritrovare la forma ottimale dopo più di due mesi di allenamenti individuali svolti presso la propria abitazione nel corso della quarantena imposta dall’emergenza Coronavirus.
Per capire lo stato di forma generale della squadra, lo staff di preparazione fisica dei multicolor ha organizzato una sessione di test atletici, rilevamenti periodici sempre utili per capire come impostare la preparazione estiva in vista della ripresa del rugby agonistico.
Tra questi, uno dei test più utilizzati negli sport dove scatti ed accelerazioni sono la norma è quello delle navette: una sfida impegnativa di corsa al massimo della velocità sui 1200 metri.

Il test aerobico -conosciuto anche nell’ambiente sportivo come bronco test- vede un atleta percorrere avanti ed indietro dalla linea di meta a quella dei 20 metri, dei 40 metri e dei 60 metri per cinque volte senza fermarsi. Il test, ideato nel 2012 dai preparatori australiani Vincent Kelly e Anthony Wood, serve ai preparatori atletici per calcolare la massima potenza aerobica. L’atleta viene spinto a correre sempre alla massima velocità, toccando o superando via via le linee di partenza e quelle dei 20, 40 e 60 metri, fino a completare tutti i 1200 metri.

I migliori delle Zebre nelle ultime edizioni del bronco test sono stati i due mediani di mischia Marcello Violi e Guglielmo Palazzani, capaci di concludere le navette, rispettivamente, in 4 minuti e 16 secondi e 4 minuti e 20 secondi.

Lo staff di preparatori atletici delle Zebre -diretto da Giovanni Biondi– ha quindi deciso di trovare uno sfidante in grado di competere con i due n° 9 della Nazionale, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente le loro performance attraverso un simpatico e acceso testa a testa che si è svolto nella giornata di ieri.

Teo Turchi, fisioterapista delle Zebre ed allenatore di atletica del Circolo Minerva, ha così trovato disponibilità nel maratoneta Yassine El Fathaoui, tesserato proprio con la società podistica di Parma. Classe ’82, il marocchino che corre difendendo i colori della nazionale italiana si è guadagnato lo scorso ottobre a Berlino un possibile biglietto per le Olimpiadi di Tokyo 2021 riuscendo a correre i 42 km e 195 m sotto il tempo minimo, abbassato ancora a fine febbraio a Siviglia a 2 ore, 10 minuti e 10 secondi.

“Nel mondo del rugby il bronco è un test che giudica i livelli minimi aerobici che un giocatore deve avere, chiaramente rispetto alla specificità del suo ruolo – dichiara Giovanni Biondi –. Abbiamo voluto coinvolgere in questo allenamento speciale Marcello e Guglielmo (i nostri due migliori atleti sui tempi con un record personale di 4’ e 16’’ e 4 e 20’’) con un campione come Yassine. Nonostante infatti il fisico di un maratoneta e quello di un rugbista siano agli antipodi, il cuore, la dedizione e la passione per l’allenamento sono aspetti che accomunano entrambe le discipline”.

Il 38enne è il terzo atleta della nazionale italiana ad aver raggiunto il minimo olimpico per la gara di Sapporo del 2021. La storia di Yassine è davvero unica; ha iniziato a correre a Parma nel 2008 dopo una carriera da calciatore. Giunto in Italia all’età di 10 anni, ha affrontato dal 2019 la preparazione della maratona da amatore con i colori della Forrest Group Minerva di Parma, allenandosi come tanti runners dopo il lavoro e nei fine settimana. Dopo la gara tedesca, e soprattutto a seguito della conferma delle sue prestazioni nella maratona spagnola, Yassine è riuscito a farsi convocare dalla FIDAL federazione italiana di atletica leggera, allenandosi in due occasioni al centro olimpico di Tirrenia sotto la supervisione del tecnico Giorgio Rondelli. In queste ultime settimane l’atleta ha cominciato a preparare da professionista i prossimi dodici mesi che lo separano dai giochi dei cinque continenti.

La sfida di lunedì, vinta da Marcello Violi che per l’occasione ha anche registrato il nuovo record personale di 4 minuti e 14 secondi, ha visto Yassine tagliare il traguardo al secondo posto con un tempo di 4 minuti e 17 secondi e Guglielmo Palazzani arrivare terzo dopo aver registrato un tempo di 4 minuti e 32 secondi.

“Nonostante la fatica del test, quello con Yassine è stato un incontro più che positivo! – dichiara Guglielmo Palazzani –. Confrontarci con un atleta del suo calibro ci ha spinti a dare il massimo e soprattutto ci ha fatto respirare nuovamente quell’adrenalina e quella sensazione di competitività che da tanti mesi ci mancava!”

Le parole del vincitore Marcello Violi“Con Yassine è stata una bella sfida, ma soprattutto un’ottima opportunità per guardarci dentro, esplorare i nostri limiti e cercare di superarli”.

Le dichiarazioni di Yassine El Fathaoui“Nonostante sia abituato a compiere degli sforzi incredibili, è stata veramente dura sfidare Marcello e Guglielmo; è stato un bellissimo test che ha vinto Marcello: gli faccio i miei complimenti. Il rugby è uno sport che mi è sempre piaciuto e venendo qui alla Cittadella del Rugby ne ho avuto la riprova! Alle Zebre ho trovato un bell’ambiente e dei ragazzi simpaticissimi. Penso che sfide come queste facciano bene allo sport e alla città di Parma e mi auguro che ce ne siano molte altre anche in futuro. Ringrazio Teo Turchi per aver proposto l’iniziativa, la mia società nella persona del presidente Fabrizio Mattioli e la mia azienda Fornovo Gas che mi stanno concedendo il tempo e l’opportunità di allenarmi. Non vedo l’ora di poter rappresentare l’Italia alle olimpiadi di Tokyo 2021, sono sicuro che sarà un’emozione incredibile!”.

 

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