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Festa dello Sport in Montagna: 600 ragazzi a Schia, Lagdei, Lago Santo e Pratospilla

Festa dello Sport in Montagna: 600 ragazzi a Schia, Lagdei, Lago Santo e Pratospilla

Tanti colori sulla neve di Schia. Sono quelli delle tute, dei berretti e degli scaldacollo dei circa 400 ragazzi che con gli sci, le ciaspole, lo snowboard, stanno partecipando alla prima festa provinciale dello sport in montagna.

Due giorni di divertimento realizzati con il contributo di Banca Monte Parma, per oltre 600 i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado in quattro località dell’Appennino coinvolte: Schia, Lagdei, Lago Santo e Pratospilla.
A salutarli ieri mattina a Schia e a Prato Spilla è andato anche il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, insieme a Walter Antonini responsabile dell’agenzia provinciale dello Sport che ha organizzato la manifestazione e all’assessore provinciale al turismo Agostino Maggiali.
“ Il nostro obiettivo è quello di promuovere corretti stili di vita attraverso lo sport e contribuire a far crescere persone con riferimenti valoriali positivi – ha detto Bernazzoli – E poi vogliamo anche far conoscere ai nostri ragazzi sempre di più la montagna, che ha un potenziale enorme ed è un luogo magnifico per l’attività sportiva. Per noi questo è un modo per continuare a dire che crediamo nella montagna, come testimoniano gli investimenti che abbiamo fatto sulle nostre stazioni sciistiche e turistiche negli ultimi anni”.
A Schia a assaporare il clima di festa c’erano anche il presidente della comunità montana Giordano Bricoli, il sindaco di Tizzano Amilcare Bodria, il vice presidente del Coni Alberto Cavalli, il delegato della Federazione sport invernali (Fisi) Rocco Comani.
A Pratospilla Bernazzoli ha pranzato con i ragazzi e successivamente, alle 15 ha partecipato insieme al sindaco Claudio Moretti alla cerimonia inaugurale della nuova caldaia a biomassa realizzata dal comune. A tagliare il nastro è stato il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari. A seguire un incontro nella sala Don Bosco dove è stata illustrata la finalità dell’iniziativa. Finanziata per 300 mila euro con i fondi del Piano di sviluppo rurale e per altri 300 mila dal Comune, la centrale sfrutterà l’energia prodotta dalla combustione del cippato, (legna sbriciolata). Attraverso il riscaldamento di acqua, incanalata in una tubatura, darà calore ad alcuni edifici pubblici del comune, fra cui la scuola e la palestra.

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