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Grinta e passione, l’anima dello sport femminile

Grinta e passione, l’anima dello sport femminile

Lo scorso sabato 12 marzo presso l’Aranciaia di Colorno, sede del Museo MUPAC, quattro dei maggiori club sportivi del territorio parmense hanno dato vita a un evento celebrativo del movimento femminile, sottolineando come grinta e passione pura siano il vero motore dello sport in “rosa” italiano. Tra i protagonisti, con le proprie delegazioni femminili, Rugby ColornoParma Calcio 1913Panthers Parma e US Audace.

Un evento iniziato con una vittoria, quella di Sabrina, che grazie a un percorso di autodifesa con Andrea Bisaschi ha vinto la violenza. “Nel mio libro Rischio Zero insegno prima a riconoscere il pericolo e a gestire le emozioni per poi arrivare alle tecniche di autodifesa”, ha esordito l’autore.

A seguire una tavola rotonda per testimoniare come lo sport femminile stia crescendo negli ultimi anni, all’interno di un mondo troppo spesso riposto in secondo piano. Storie di club virtuosi che insieme ai racconti delle atlete hanno dimostrato che non esiste uno sport da maschi o uno sport da femmine ma esiste lo sport, capace di unire, di crescere le donne e gli uomini di domani, rispettando l’uguaglianza di genere.

“Le bambine scelgono di giocare a calcio e sono estremamente determinate. Si nota da subito la differenza coi coetanei maschi”, sono le parole di Luigi Mavilla, Presidente dell’US Audace. Parole confermate anche da Federico Pangrazi, Responsabile Settore Femminile del Parma Calcio, che con orgoglio ha raccontato di Marta Sicuri, la prima Crociata della storia a giocare in Nazionale U16 la scorsa settimana.

“E’ la passione di queste ragazze che commuove e che ci spinge a fare sempre meglio”, sono le parole di Ivano Iemmi, Presidente Rugby Colorno Femminile. “Le ragazze lasciano la loro comfort zone per inseguire i loro sogni”. E’ quello che ha fatto Martina Capelli, Segretaria Sportiva del settore giovanile e femminile del Parma Calcio che, a 19 anni, ha lasciato la famiglia per seguire il suo sogno di diventare calciatrice (ruolo centrocampista). Dopo aver giocato in Germania, Spagna e America, Martina era rientrata in Italia per chiudere la sua carriera sportiva nel Milan, giocando per due stagioni. Stesso discorso anche per Silvia Turani, prima linea biancorossa, capace di lasciare Bergamo per trasferirsi a Colorno con l’intento di vivere il suo sogno da rugbista e poi capace di andare oltre: prima la Nazionale, poi l’esperienza all’interno delle Barbarians Women e infine Grenoble.

La stessa intensa determinazione si ritrova negli occhi di Carolina Sgroi, atleta e allenatrice delle Panthers Flag Football: “Siamo tutte o sorelle o fidanzate dei giocatori. Un giorno ci siamo chieste perché non provare a portare in campo il nostro gioco, trasformando in allenamenti la nostra passione. Abbiamo lavorato molto e divulgato questo sport poco conosciuto. Eravamo in 5, oggi siamo in 15 e devo ringraziare il nostro Presidente Ugo Bonvicini per il supporto che ci ha sempre dimostrato”. Oggi Carolina gioca anche in Nazionale.

Una sfilata di moda ha chiuso l’evento dimostrando che dietro a ogni atleta brilla una splendida donna: Carmen Fochi ha messo a disposizione gli abiti della sua linea “pret a porter” Primavera 2022.

Carmen, presentata dai Lions Club Colorno La Reggia, rappresenta un esempio di come ci si possa rialzare dopo una terribile caduta: un incendio le aveva distrutto oltre 50 anni di vita professionale ma lei, con una forza che oggi non saprebbe raccontare, ha ricostruito tutto e questa sfilata, con la raffinata eleganza dei suoi tessuti, ne ha portato in scena il cuore, il coraggio e la determinazione. Valori che lo sport femminile vanta.

 

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