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Zaccardo: Attenti al Chievo, è uno scontro diretto

Zaccardo: Attenti al Chievo, è uno scontro diretto

Secondo il difensore giallobù quella contro i veronesi sarà Â  una gara difficile che se non gestita bene fin da subito, potrà Â  diventare pericolosa. "Il Chievo è una squadra umile – afferma – che gioca in casa ed in trasferta allo stesso modo, ed anche loro stanno ottenendo ottimi risultati."

Christian Zaccardo, dopo le due trasferte di Milano risultato uguale ma sensazioni diverse…
“Sabato sera a Milano contro il Milan abbiamo giocato di più in fase offensiva, abbiamo creato di più rispetto alla gara contro l’Inter, però abbiamo portato a casa in entrambe le circostanze zero punti. La prestazione di sabato è stata migliore sotto il profilo offensivo: abbiamo dato tanto, potevamo fare gol, abbiamo colpito una traversa ed è stato bravo Dida in un’occasione a sventare una nostra conclusione. Ci abbiamo provato fino alla fine. Siamo contenti della prestazione ma non, ovviamente, del risultato.”

Questa mentalità vi è costata il primo gol…
“Prima della gara il mister mi aveva chiesto, qualora ci fosse stata la possibilità, di sganciarmi, tanto Ronaldinho non mi avrebbe seguito, per creare superiorità numerica in fase offensiva. Mi sono sganciato una volta, noi abbiamo perso palla ed i giocatori del Milan sono ripartiti ed alla prima azione hanno realizzato l’1-0. Da lì è diventato tutto più difficile, ed io non mi sono più sganciato, perché se l’avessi fatto ancora Ronaldinho, che era anche abbastanza in forma, avrebbe potuto castigarci. Abbiamo creato tanto, ma non siamo riusciti a ribaltare il risultato, subendo addirittura il 2-0 al 93’ che è fin troppo penalizzante per come abbiamo giocato.”

La differenza tra il Milan ed il Parma l’ha fatta la concretezza…
“Contro le grandi squadre capita spesso di giocare bene; più difficile è riuscire a portare a casa dei punti.”

Giocare bene è facile perché le grandi ti lasciano giocare bene più delle piccole…
“Sì, hanno meno voglia di correre dietro, in fase difensiva: avremmo potuto concretizzare di più, ma loro hanno fatto gol, noi no.”

Sarà più difficile la gara di domenica contro il Chievo?
“Probabilmente sì. Di partite così ne abbiamo già affrontate parecchie: contro il Siena, il Bari, il Cagliari, il Catania. Sono tutti scontri diretti perché giochiamo in casa, dobbiamo fare noi la partita, dobbiamo cercare di vincere, e quindi è normale che la gara contro il Chievo di domenica prossima sarà una gara più difficile rispetto a quella di Milano. Se le cose dovessero andare bene, chiuderemo prima della sosta con una classifica estremamente positiva.”

Lei che ha vissuto tante esperienze di spessore, inconsciamente, non entra in campo con lo stesso stimolo quando affronta il Milan a San Siro e quando affronta il Chievo al Tardini…
“E’ vero, ma non per questo ci metto meno impegno. E’ una questione di testa: i giocatori del Milan, ieri, affrontando il Real Madrid, sono scesi in campo con una testa diversa rispetto a quando ci hanno affrontati sabato sera. Quando si gioca contro una grandissima squadra non c’è neanche da preparare la sfida dal punto di vista delle motivazioni, perché sai di giocare contro il top, e perciò vuoi fare molto bene per metterti in evidenza. Quando si gioca contro squadre sulla carta inferiori, bisogna stare sempre sul pezzo, per evitare brutte sorprese. Noi abbiamo un allenatore che sotto questo punto di vista è molto valido, e che già dal martedì precedente la gara ci tiene concentrati per ottimizzare attraverso la prestazione un risultato massimale.”

Il Chievo gioca meglio in trasferta che in casa: si aspetta dai veneti una gara come quella impostata dal Cagliari?
“Il Chievo ha un allenatore, Di Carlo, che ha giocato tanti anni con Guidolin e per certi versi, anche per sentito dire, è molto simile al nostro allenatore. Le loro squadre giocano tanto, corrono molto, sono concentrate ed attente ed avanti hanno giocatori molto bravi. Sarà una gara difficile, che se non saremo bravi a costruire bene fin da subito, potrà diventare pericolosa. Per adesso abbiamo fatto sempre benissimo tranne la partita storta contro il Cagliari. Il Chievo è una squadra umile che gioca in casa ed in trasferta allo stesso modo, ed anche loro stanno ottenendo ottimi risultati.”

Qual è, secondo lei, la sua miglior prestazione stagionale?
“La peggiore senza dubbio quella di sabato a Milano… La migliore può essere stata all’Olimpico contro la Lazio; oppure il primo tempo contro il Siena, in cui sono stato impeccabile su Maccarone, che sono riuscito ad anticipare sempre; anche contro la Sampdoria ho fatto bene.”

Quindi le sue migliori prestazioni sono arrivate quando il Parma è stato schierato con tre difensori centrali…
“Sì. Contro il Palermo ho fatto gol ma ancora non avevo la gamba: ho fatto la mia onesta partita ma ho realizzato gol decisivo.”

Se dovesse scegliere, come preferirebbe essere utilizzato?
“Mi piacerebbe giocare tante volte in un ruolo per poter cercare la continuità e per poter cercare di essere protagonista. Forse come caratteristiche mi piacerebbe essere schierato come difensore centrale di destra nella difesa a tre. Poi ho giocato spesso come terzino destro o come centrale.”

Domenica mancherà il perno centrale: Panucci infatti sarà assente per squalifica. Potrebbe toccare a lei in quel ruolo…
“Sì, potrebbe. Ci ho già giocato in quel ruolo. Potrebbe essere una soluzione, ma sarà il mister a decidere, come sempre. Spero di fare meglio rispetto alla gara contro il Milan.”

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